domenica 21 agosto 2011

13^ Torneo internazionale dell'Amicizia a San Giorgio della Richinvelda (Pn) dal 31 agosto 2011

«La macchina organizzativa è già pronta». Lo garantisce Oscar Fornasier, presidente del comitato organizzatore del 13. torneo internazionale dell'Amicizia, al via il 31 agosto su 5 rettangoli della provincia. Il campo principale di San Giorgio della Richinvelda è tirato a lucido. Quando aveva 15 anni, lui stesso prese parte da giovane calciatore a una delle prime edizioni: «Ricordo la partita che giocai da libero contro l'Inter. Faticavo a dormire al pensiero di affrontare una squadra di quel livello, sia pure Under 16: un'emozione unica». Ora ha la responsabilità dell'allestimento. «Per me è soprattutto un grande onore - assicura -, che condivido con persone come Marco Fornasier e Giacomino Pasquin e con gli oltre 200 volontari che collaborano con noi. Per il territorio e per la nostra gente questo torneo è ormai una bella tradizione. Anche mio figlio giocherà e come tutti gli Under 16 non vede l'ora. È per tutti una grande opportunità di promozione: dimostra cosa siamo capaci di fare».
In tutti questi anni, da calciatore a organizzatore, sono tanti i ricordi. «Penso al Barcellona di Messi - ricorda Oscar Fornasier - e a come tutto lo staff dei catalani coccolasse l'argentino, quasi come un bambino. In quella squadra però non mancava lo spirito di gruppo - sottolinea -. Nel giorno della finale 2003 uno degli spagnoli s’infortunò. All'epoca ero il loro accompagnatore. Dopo il trionfo mi chiesero di andare a Venezia e lungo le calli Messi e Piquè, ragazzi d’oro, portarono in spalla il compagno che non poteva camminare». L’aneddoto più bello però è legato agli inglesi del Liverpool e a Dave Shannon, talent scout di giocatori del calibro di Gerrard e Owen. «Dopo la loro prima deludente partecipazione (arrivarono terzultimi, ndr) mi chiese se li avremmo inviatati ancora. Ovviamente risposi di sì - rivela -. Allora mi assicurò che sarebbero tornati e avrebbero vinto. E così è stato nel 2007, con le loro doti migliori: grinta e determinazione».
Con questo spirito ci si proietta all'edizione 2011? «Mi auguro sia un torneo di grande agonismo ma soprattutto corretto, che alla fine premi tecnica e comportamento in campo». Nei pronostici di Fornasier il campione potrebbe essere l'Atalanta: «Tedeschi, francesi, inglesi e brasiliani sono forti, ma io vedo molto bene la compattezza dei bergamaschi».

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